Nassiriya: T.V. Francesco Marino racconta la conquista di un ponte a est della città irachena.
Tre ore e mezza di dura battaglia per la conquista del ponte ad est di Nassiriya, uno dei tre obiettivo dell’azione combinata di ieri dei militari italiani.
A raccontare gli scontri, conclusi senza alcun ferito da parte italiana e con perdite invece tra gli iracheni, è il tenente di vascello Francesco Marino, che comanda i 150 uomini del Reggimento San Marco della Marina Militare impegnato in Iraq.
«L’ operazione – spiega il tenente di vascello – è scattata alle 3 di notte di ieri. L’offensiva era coordinata su tutti e tre i ponti controllati dai miliziani locali, che dovevano essere presi. A noi è toccato il ponte ad est, che avremmo dovuto raggiungere intorno alle 5, ma durante l’avvicinamento un gruppo di uomini (probabilmente una quarantina), armati di kalashnikov, mitragliatrici e razzi Rpg, ha iniziato a spararci contro dai caseggiati che si affacciano sulla riva nord da cui provenivamo: era quasi un tiro al bersaglio».
A quel punto, prosegue, «ci trovavamo a circa 150 metri dal ponte: eravamo 90 uomini, divisi in due plotoni meccanizzati ed uno motorizzato. Abbiamo subito risposto al fuoco e ci siamo schierati sulle due sponde del fiume. Per fortuna gli argini erano protetti da alcune barriere che ci hanno consentito di acquisire posizioni di copertura, di operare in sicurezza e di rispondere al fuoco nella maniera più violenta possibile».
«Lo scontro – prosegue il comandante del San Marco – è durato per tutta la mattinata, con alti e bassi. La nostra posizione in copertura ci ha permesso di eliminare la minaccia diretta e siamo così riusciti a venirne fuori senza feriti, anche se ci hanno lanciato contro razzi e munizionamento di tutti i calibri. Schierandoci lungo gli argini inoltre – sottolinea – abbiamo acquisito il controllo del ponte e delle strade di accesso sia dalla sponda nord che da quella sud. Avevamo così anche il controllo della passerella da cui i miliziani ricevevano i rifornimenti e siamo riusciti a bloccare questo flusso».
«Durante il pomeriggio – racconta ancora il tenente di vascello Marino – c’è stata una tregua, cessata poi alle 19.30, quando sono ripresi improvvisamente gli scontri che si sono protratti per un’ altra mezzora. Poi c’è stata un’altra tregua che dura tuttora. Nel corso degli scontri sicuramente ci sono state perdite tra gli iracheni: noi abbiamo concentrato la nostra azione sulle sorgenti di fuoco dei nemici».
Ieri sera, fa sapere poi, «c’è stato un cambiamento del dispositivo, siamo stati sostituiti dal contingente dei romeni nel presidio del ponte, anche perchè noi eravamo operativi fin dalle 2 di notte. Ora stiamo presidiando la base Libeccio, nel centro di Nassiriya e la situazione è di calma apparente, ma resta instabile e la tensione è elevata: i miliziani sono ancora in buon numero, noi siamo comunque pronti a fronteggiare gli eventi».