Il generale di brigata Giovan Battista Borrini, comandante della brigata bersaglieri Garibaldi ha ceduto il comando dell’Italian Joint Task Force Iraq al generale di brigata Piero Costantino, comandante della brigata paracadutisti Folgore.
La cerimonia di avvicendamento si è svolta il 21 aprile a Camp Mittica, alla presenza del generale di corpo d’armata Filiberto Cecchi, comandante operativo interforze, del maggior generale Riley, comandante della divisione multinazionale sud-est a guida britannica, del governatore della Provincia del Dhi Qar e di altre autorità politiche e militari irachene.
“Da due anni procede l’operazione Antica Babilonia in questo teatro difficile, complesso e rischioso – ha detto il generale Cecchi nel suo intervento – ed esprimo la mia gratitudine per l’apporto fornito alla nazione in termini di immagine, prestigio e credibilità in ambito internazionale. Porto qui da voi i miei personali sentimenti di ringraziamento per quanto sinora fatto e quelli di tutti gli italiani che apprezzano in maniera incondizionata il vostro operato”.
L’Italian Joint Task Force Iraq schiera circa 3.050 militari italiani ripartiti in: 2.200 dell’Esercito; 200 della Marina militare; 250 dell’Aeronautica militare; 400 dell’Arma dei carabinieri. Fa parte della task force anche il 2° battaglione di fanteria rumeno “Calugareni” con circa 500 militari.
I soldati dell’Esercito italiano, hanno curato e condotto l’addestramento dei membri del nuovo Esercito iracheno. Assieme ai fucilieri di Marina del reggimento San Marco hanno effettuato pattugliamenti e posti di controllo sulle principali rotabili della provincia. Questa attività preventiva, condotta di notte e di giorno, ha consentito di realizzare una cornice di sicurezza tale da favorire lo svolgimento delle attività umanitarie a favore della popolazione, portate a termine dagli specialisti della cellula cooperazione civile e militare e dal personale della Croce Rossa Italiana in organico al contingente.
Il nucleo di bonifica ordigni esplosivi (Boe) dell’Esercito ha garantito la rimozione, il trasporto, lo stoccaggio e il successivo brillamento di materiale esplosivo, munizioni, mine e armamento rinvenuto o sequestrato per un totale di 400 tonnellate. Il reparto operativo autonomo dell’Aeronautica (6° Roa), che ha in organico anche una unità elicotteri dell’Esercito, ha contribuito alla sicurezza del contingente con una attività di volo che si può così riassumere: elicotteri HH-3F (AM), 438 ore di volo; elicotteri AB 412 (AM), 341 ore di volo; velivolo comandato a distanza Predator (AM), 258 ore di volo; elicotteri A-129 Mangusta (EI), 133 ore di volo; elicotteri CH-47 (EI), 158 ore di volo.
I carabinieri del reggimento Msu (Multinational Specialized Unit) hanno curato l’addestramento delle forze di polizia irachene, formando oltre 6.000 poliziotti destinati a essere impiegati nel mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Alcune unità sono state addestrate e specializzate nella tutela del patrimonio artistico.
La Garibaldi ha avuto per quattro mesi la responsabilità del settore italiano, coincidente con la provincia di Dhi Qar, con il compito di garantire la cornice di sicurezza necessaria alle esigenze e ai bisogni della popolazione irachena e contribuire alle attività di intervento più urgenti nel ripristino delle infrastrutture e dei servizi essenziali e alla distribuzione di aiuti umanitari.
Tra le attività condotte dai militari del contingente agli ordini del generale Borrini vale la pena di ricordare l’appuntamento delle elezioni del 30 gennaio 2005 durante le quali i militari italiani hanno prestato la loro opera a favore delle autorità politiche e militari locali, sia per la preparazione del piano di sicurezza, sia per la sua attuazione pratica con l’impiego di pattuglie a terra e a bordo di elicotteri.
Per quanto riguarda invece le attività umanitarie condotte a favore della popolazione locale, sono stati realizzati progetti in cinque campi specifici: 156 nel settore dell’educazione e della sanità; 58 nel settore dei trasporti e comunicazioni; 26 nell’ambito della generazione e distribuzione dell’elettricità; 98 riguardanti il ripristino e l’implementazione del sistema fognario; 57 per la sicurezza e giustizia.
Sono stati inoltre distribuiti farmaci e antiparassitari per animali e installate 33 pompe idrauliche per la distribuzione e la depurazione dell’acqua in altrettante località della provincia. Con la collaborazione della Cooperazione italiana allo sviluppo (Ente del ministero degli Esteri) è stato realizzato il secondo piano dell’ospedale pediatrico di Nassiriya in grado di ospitare 48 pazienti. Nel contempo è stato avviato il progetto di ristrutturazione dell’ospedale generale di Nassiriya, parzialmente distrutto a seguito di un incendio. Tale progetto, del valore di circa 1,5 milioni di euro, prevede la completa ristrutturazione dell’edificio, del giardino e di altre infrastrutture.
Nei giorni scorsi è stato, inoltre, consegnato alle amministrazioni locali un centro polifunzionale destinato ad accogliere personale femminile, ristrutturato dal contingente militare italiano. Grazie al contributo della Croce Rossa Italiana, è stato possibile trasportare in Italia 13 bambini per il successivo ricovero in ospedali italiani dove sono stati sottoposti ad adeguate cure.
Il generale Borrini nel suo intervento ha ringraziato tutti i militari del contingente per la professionalità e l’impegno con cui hanno assolto la missione e ha ricordato il sacrificio del maresciallo Simone Cola e del sergente Salvatore Marracino “caduti nell’adempimento del proprio dovere, al servizio della patria e della pace”.
Fonte: Stato Maggiore Difesa