BRINDISI: IL REGGIMENTO SAN MARCO RIENTRA DA NASIRIYA
di Antonino Mazzocca
Il giorno 29 maggio alle 2130 è atterrato all’aeroporto militare di Brindisi l’aereo partito da Tallil con a bordo l’ultimo contingente del Reggimento San Marco impegnato a Nasiriya nell’ Operazione Antica Babilonia.
L’arrivo in patria è stato salutato da centinaia di familiari accorsi da tutta la Puglia per accogliere i 145 Fucilieri rientrati dopo quattro mesi di intensa attività operativa che li ha visti impegnati sino all’ultimo giorno in un’operazione difficile e rischiosa.
Ad accoglierli erano presenti il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Sergio Biraghi, il Comandante in Capo della Squadra Navale Ammiraglio di Squadra Quinto Gramellini, il Comandante in Capo del Maridipart Taranto Ammiraglio di Squadra Francesco Ricci, il Comandante la Forza da Sbarco Ammiraglio Sirio Lanfredini oltre alle massime Autorità civili di Brindisi.
Il Capo di Stato Maggiore della Marina, in attesa dell’arrivo del volo da Tallil si è intrattenuto con i familiari accorsi in tanti per salutare i propri cari. Quando l’aereo è apparso sulla pista la felicità dei presenti è esplosa in un caloroso applauso e l’emozione è stata grande per tutti.
Quindi l’Ammiraglio Biraghi ha colto l’occasione per esprimere l’orgoglio di tutta la Marina per l’opera svolta dai Fucilieri del San Marco sottolineando che da tutta l’Italia sono giunti apprezzamenti di stima e ammirazione per la professionalità, la capacità e l’umanità dimostrata dai “marò” durante l’intera missione, affrontata con coraggio e determinazione.
Ad attendere i commilitoni erano presenti anche il Sc Giampaolo De Masi, il Sc Carmine Tancorra e il Sc Gianfranco Galizia, i tre fucilieri della stessa compagnia feriti durante l’operazione in Iraq e rientrati anticipatamente. Il Sc Tancorra, un ragazzo dallo spirito eccezionale che è stato ferito alla schiena e alle gambe da schegge di mortaio durante l’attacco alla CPA del 24 aprile scorso, ha dichiarato ai giornalisti, sorridendo con malizia, che è già pronto a tornare con la sua compagnia in Iraq.
Va infatti ricordato che i Fucilieri sono stati coinvolti in più riprese in vere e proprie battaglie contro i terroristi di Moqtada Al Sadr che più volte hanno attaccato duramente la città di Nasiriya e il contingente italiano. La risposta dei Fucilieri è sempre stata ferma, decisa ed equilibrata e grande ammirazione è stata espressa dai colleghi dell’esercito per il coraggio e la professionalità dimostrati. Da ricordare in particolare il valore dei nostri “Marines” durante la “Battaglia dei ponti” e la strenua resistenza nella sede Cpa di Nassiriya.
Il San Marco ha partecipato all’Operazione Antica Babilonia operando in una prima fase da bordo di Nave San Giusto (dal 5 giugno al 25 novembre 2003) e successivamente, dopo il rientro in patria dell’Unità, operando sul suolo iracheno alle dipendenze della Brigata Interforze Italiana nella città di Nasiriya sino al 29 maggio 2004.
Il Reggimento San Marco, negli ultimi 12 mesi, ha fornito tre Compagnie, al comando di un Tenente di Vascello e della consistenza numerica di circa 150 uomini ciascuno che si sono avvicendati ogni quattro mesi.
La missione dei reparti delle FF.AA. italiane in Iraq è quella di “concorrere a garantire le condizioni di sicurezza e stabilità necessarie a consentire l’afflusso e la distribuzione degli aiuti umanitari e contribuire, con capacità specifiche alla condotta delle attività d’intervento più urgenti per il ripristino delle infrastrutture e dei servizi essenziali.”
Durante la prima fase dell’operazione, a bordo della nave anfibia San Giusto, gli uomini del San Marco hanno svolto attività di sorveglianza – Maritime Interdiction Operation – volte alla tutela e alla protezione delle piattaforme petrolifere e degli accessi al Golfo Persico settentrionale e al supporto sanitario in favore degli equipaggi di navi sequestrate – Health and Confort.
Con il rientro in patria di Nave San Giusto, partita dal teatro operativo il 25 novembre 2003, la componente imbarcata del San Marco è stata rischierata a terra ed ha continuato ad operare alle dipendenze della Brigata Italiana Interforze assolvendo compiti di supporto umanitario in favore della popolazione irachena, controllo del territorio e contrasto al terrorismo per la creazione e il mantenimento di un ambiente sicuro.
Attualmente sono presenti in Iraq alcuni Ufficiali del San Marco integrati nello staff della Brigata Interforze e un nucleo di telecomunicazioni che assicurano a Tallil, le comunicazioni satellitari a favore dell’intero contingente italiano.
L’avventura del Reggimento San Marco a Nasiriya non è ancora conclusa, infatti, tra pochi mesi una compagnia di Fucilieri sarà di nuovo inviata in teatro per continuare la stessa missione di pace. L’addestramento degli uomini è già iniziato a pieno ritmo nella consapevolezza che il servizio che saranno chiamati ad assolvere sarà delicato e molto impegnativo ma certi che ancora una volta il Leone di San Marco sarà sempre al loro fianco.
REPARTI E COMANDANTI CHE HANNO PARTECIPATO ALL’OPERAZIONE
Si riportano di seguito i nomi dei comandanti e delle Compagnie che hanno operato in Iraq:
· Capitano di Corvetta Massimiliano GRAZIOSO, comandante in seconda del Btg Grado, ha operato dal 05 Giugno 03 al 10 Ottobre 03, quale Comandante dell’aliquota RSM imbarcata a bordo di Nave San Giusto.
· Tenente di Vascello Aldo SCIRUICCHIO, comandante della 2° compagnia assalto del Btg Grado ha operato dal 26 Luglio 03 al 08 Novembre 03 sotto il Comando della Brigata Garibaldi.
· Tenente di Vascello Marco MACCARONI, comandante della 1° compagnia assalto del Btg Grado, Reggimento San Marco, ha operato dal 10 Ottobre 03 al 10 Febbraio 04 sotto il comando della Brigata Sassari.
· Tenente di Vascello Francesco MARINO, comandante della 3° compagnia assalto del Btg Grado, Reggimento San Marco ha operato dal 10 febbraio al 29 maggio alle dipendenze della Brigata Ariete.
Ogni compagnia del Battaglione Grado è stata integrata con vari elementi della FdS dei seguenti reparti: Battaglione Logistico al Combattimento Golametto, Compagnia Operazioni Speciali Lotta Anfibia, nucleo osservatori del fuoco e FAC, Gruppo Mezzi da Sbarco e Reparto Comunicazioni.
PERSONALE FERITO E CONTUSO
Durante le varie attività, i fucilieri di marina sono stati ripetutamente coinvolti in sconti armati con bande ribelli irachene. In tali circostanze alcuni fucilieri sono stati feriti:
· SergenteMorante Leucio ferito il 12 aprile 2004, distorsione piede destro;
· Sottocapo 3ª cl. Tancorra Carmine ferito alla schiena da schegge di mortaio il 25 aprile 2004 mentre era di guardia alla CPA a Nasiriya;
· Sottocapo 3ª cl. De Masi Carmine, frattura del perone destro, provocato in seguito agli attacchi con mortai del 25 aprile 2004 mentre svolgeva servizio di guardia alla CPA.;
· Sottocapo Galizia Gianfranco mentre rientrava da attività di pattugliamento che lo vedevano coinvolto in scontri a fuoco con bande ribelli , il 16 aprile 2004 riportava la frattura del braccio sinistro a seguito di incidente su mezzo cingolato;
· Sottocapo 3ªa cl. FCM Di Dio Giovanni, ferito il 7 settembre 2003 durante l’operazione Sesterzi 2, schegge di metallo e frammenti organici sull’avambraccio sinistro;
· Sottocapo 3ªa cl. FCM Cianci Vincenzo, ferito il 7 settembre 2003 durante l’operazione Sesterzi 2, distorsione ginocchio sinistro;
Altri fucilieri tra cui il Comandante della 3ª Compagnia sono stati feriti leggermente in azioni di combattimento e durante l’attività operativa ma hanno continuato ad operare in teatro:
· Tenente di Vascello Marino bruciatura mano destra provocata da esplosione di un razzo contro carro;
· Sottocapo Dimonopoli contusione collo;
· Sottocapo Carriero Ivan frattura dito mano sinistra.